Dottor Ink è sicuramente uno dei franchising di successo del 2019, ad esempio nel solo mese di Gennaio ha già ricevuto oltre 300 richieste di informazioni e inaugurato 4 nuovi punti vendita a Roma, L’Aquila, Montesilvano, Cittanova.
Perché Dottor Ink è considerato un Franchising di successo 2019? La risposta è molto semplice, siamo sul mercato dal 2006 e soprattutto in ogni punto vendita offriamo servizi a 360 gradi nel campo dell’Office.
Con Dottor Ink hai la possibilità di aprire tante attività in un unica soluzione.
In altre parole in un punto vendita in franchising Dottor ink puoi offrire i seguenti servizi:
Con noi puoi fare tutto questo in un unico punto vendita
Ma non è solo per questi motivi che siamo uno dei franchising di successo 2019.
Siamo Distributori ufficiali di marchi leader dei propri settori come ad esempio:
Bic, Panini, Nexive, Ram & Rent, Print & Colors, DIpay, Idea Energia, Canon, HP, Xerox, Ricoh e questi sono solo alcuni dei marchi con i quali abbiamo contratti di distribuzione ma soprattutto con alcuni abbiamo anche contratti di esclusività.
Al momento abbiamo 5 siti e-commerce che vendono on-line e sono a completa disposizione dei nostri affiliati pertanto un cliente può effettuare un ordine e ritirarlo presso il punto vendita di zona.
Diamo un area di esclusiva, in altre parole garantiamo che in quell’area non verrà mai aperto un altro punto vendita Dottor Ink.
Crediamo molto nella pubblicità, pertanto nel 2019 abbiamo siglato un contratto con il nuovo testimonial pubblicitario, il comico Marco Capretti fino al 2023.
Inoltre siamo sempre al passo con i tempi, alla continua scoperta di nuovi servizi e prodotti da offrire a tutti i nostri clienti.
Inoltre cliccando sul seguente link potete vedere tante altre campagne pubblicitarià svolte da Dottor Ink .. Clicca qui per vedere
Scopri come affiliarti nel nostro franchising di successo
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2019/02/Immagine1.jpg17002748paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2019-02-16 10:16:172019-03-18 23:07:05Franchising di successo 2019
Brother ha realizzato anche una versione di toner a bassa capacità la serie TN-243 che hanno come rendimento 1000 pagine.
La versione a bassa capacità a marchio Dottor Ink NON viene commercializzata
Cartuccia
Rendimento medioCartucce Originali
Rendimento medioCartucce Dottor Ink
Toner Brother TN247BK, nero (TN-247BK)
3000 pagine standard
3000 pagine standard
Toner Brother TN247C, ciano (TN-247C)
2300 pagine standard
2300 pagine standard
Toner Brother TN247M, magenta (TN-247M)
2300 pagine standard
2300 pagine standard
Toner Brother TN247Y, giallo (TN-247Y)
2300 pagine standard
2300 pagine standard
I toner Dottor Ink stampano come l’originale:
TN247BK – Durata e qualità pari all’originale
TN247C – Durata e qualità pari all’originale
TN247M – Durata e qualità pari all’originale
TN247Y – Durata e qualità pari all’originale
Stampate documenti di qualità elevata con i toner Dottor Ink.
Le cartucce rigenerate Dottor Ink garantiscono prestazioni eccezionali e risultati uniformi, pari al prodotto originale
Ottenete il massimo dal vostro inchiostro e dalla vostra stampante Brother. Stampate tutti i documenti e le foto di alta qualità che desiderate, utilizzando i toner Dottor Ink che contribuiscono a garantire che la stampante Brother offra gli eccezionali risultati uniformi di cui avete bisogno.
Garantite le migliori stampe possibili per la casa, la scuola e il lavoro grazie alle cartucce rigenerate le quali sono testate con le stampanti Brother per offrire stampe sempre eccellenti.
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI PER FINALITA` DI INFORMAZIONE COMMERCIALE
AI SENSI DELL’ART. 13 DEL REGOLAMENTO UE 2016/679
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Dati Trattati
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La stampante a getto d’inchiostro aiuta il progresso medico
I ricercatori hanno sviluppato un “lab-on-a-chip” utilizzando una stampante a getto d’inchiostro, che affinerà la “diagnostica medica”.
La ricerca è stata effettuata presso la Stanford University Medical Centre, con la squadra guidata da Rahi Esfandyarpour, che ha pubblicato la carta negli Atti della National Academy of Sciences
Esfandyarpour ha commentato: “Una diagnosi precoce delle malattie è una delle più grandi opportunità che abbiamo per lo sviluppo di trattamenti efficaci. Forse 1 dollaro negli Stati Uniti non conta molto, ma da qualche parte nel mondo in via di sviluppo, sono un sacco di soldi. ”
La nuova tecnica avrà un costo inferiore al centesimo di dollaro per fare, e che avanzerà “capacità di micro-potere”, come i “sensori alimentati da essa hanno creato un campo di ingegneria che spinge i limiti”.
Il chip permette agli utenti di “analizzare i diversi tipi di cellule” senza la necessità di utilizzare “etichette fluorescenti o magnetici” che normalmente tracciano le cellule. Questo viene fatto combinando “microfluidica, elettronica ed inchiostro”, con la prima parte del chip contenente una “camera in silicone di pulizia microfluidica” per le cellule e “una striscia elettronica riutilizzabile”.
La stampante a getto d’inchiostro viene utilizzata nella seconda parte del processo. stampare la striscia elettronica su “un foglio flessibile di poliestere”, la stampante utilizza “inchiostro con nanoparticelle conduttive”, che è facilmente disponibile sul mercato. Questa tecnologia è molto più economica di quelli esistenti, ed è più precisa, più veloce e può “catturare una singola cellula tra tante altre cellule rare”. Di solito le macchine che fanno questo, le macchine cytomer, costano fino a € 100.000,
Il team ha sviluppato il dispositivo per l’utilizzo nei paesi in via di sviluppo che non hanno accesso ad una tecnologia costosa per la diagnosi medica, e questo aiuterà il a riconoscere “la sequenza tumorale nel DNA” e di altre malattie. Ci vogliono 30 minuti per realizzare il chip ed elimina la necessità di strutture cliniche.
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.png00paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2017-02-11 10:27:132017-02-11 10:27:1311 Febbraio 2017 - La stampante inkjet in aiuto della medicina
La guardia di finanza di Piove di Sacco dopo accurate indagini ha individuato della provincia di Padova, precisamente a Comune di Conselve un negozio specializzato nella distribuzione on-line di “cartucce” per stampanti, dedito anche alla vendita di toner originali, denunciando il titolare dell’impresa per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
I finanzieri hanno effettuato una perquisizione nei locali di un’azienda di Conselve, per verificare, con l’ausilio di un consulente tecnico, la genuinità degli articoli posti in vendita. A conclusione delle ricerche sono stati sequestrati più di 1.300 toner per stampanti, per un valore stimato di circa 100mila euro, i quali sono stati contraffatti con il brand di una multinazionale leader nel settore dell’informatica.
Il sequestro ha consentito di evitare, ai danni di ignari acquirenti, l’immissione sul mercato di toner che, non rispondendo agli standard produttivi della società titolare del marchio. Inoltre, l’impiego dei materiali di consumo “falsi” avrebbe potuto causare anche dei seri danni alle stampanti e alla salute dell’utilizzatore, con la conseguente perdita della garanzia sui dispositivi elettronici.
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.png00paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2017-01-13 17:07:212017-01-13 17:09:1213 gennaio 2017 - Sequestrati toner falsi in provincia di Padova
La seguente procedura serve a resettare il Toner TN2310 e TN2320, raramente può accadere che il toner nuovo appena inserito nella stampante non venga riconosciuto e la stampante continua a segnare ” sostituire il toner “, nessun problema, andiamo a vedere come ripristinare il toner con pochi e semplici passi.
I toner TN2310 e TN2320 sono compatibili con le seguenti stampanti
BrotherDCP L2500D,
BrotherDCP L2540DN,
Brother HL L2300D,
Brother HL L2340DW,
Brother HL L2360DN,
Brother HL L2365DW,
Brother MFC L2700DN,
Brother MFC L2700DW,
Brother MFC L2720DW,
Brother MFC L2740DW
Ora vediamo la procedura su come resettare il toner TN2310 e TN2320 per modelli di stampante BROTHER MFC L2700DN e BROTHER MFC L2700DW
Accendere la stampante
Aprire lo sportello anteriore dove è posizionato il toner
Premere il pulsante ok per 2 secondi
Sul display appare il messaggio ” Sostiutire Drum? 1-si 2-no”
Ignorare questo messaggio e digitare sul tastierino numerico * 1 1
Sul display apparirà la scritta ” Accettato “
Chiudere lo sportello anteriore dove è posizionato il toner
Ora il contatore è azzerato
La procedura su come resettare il toner TN2310 e TN2320 per modelli di stampante BROTHER DCP L2500D e BROTHER DCP L2520DN
Accendere la stampante
Aprire lo sportello anteriore dove è posizionato il toner
Premere il pulsante ok per 2 secondi
Sul display appare il messaggio ” Sostiutire Drum? si – no”
Ignorare questo messaggio
Premere, in sequenza, i tasti “INIZIO, freccia direzionale verso il basso, freccia direzionale verso l’alto, OK.” Sul display della stampante apparirà la scritta “Accettato”
Chiudere lo sportello anteriore dove è posizionato il toner
Ora il contatore è azzerato
La procedura su come resettare il toner TN2310 e TN2320 per modelli di stampante BROTHER HL L2300D, BROTHER HL L2340DW, BROTHER HL L2360DN, BROTHER HL L2365DW
Accendere la stampante
Aprire lo sportello anteriore dove è posizionato il toner
Premere il pulsante GO per 4 secondi fino a che tutti i LED della stampante si accendono
Rilasciare il tasto GO
Premere due volte il tasto GO
Attendere un secondo e premere 8 volte il tasto GO. Attendere che i tre LED superiori si accendano fissi, quindi chiudere lo sportello anteriore e premere un’ulteriore volta il tasto GO
Chiudere lo sportello anteriore dove è posizionato il toner
Ora il contatore è azzerato
La procedura su come resettare il drum DR2300 per modelli di stampante BROTHER MFC-L2720DW / L2740DW
Accendere la stampante
Premere il pulsante ” # ” per rimuovere la scritta ” Reset ” sul Display
Muoversi nel menu Touchscreen, e selezionare toner standard
VI PRESENTIAMO IL MULTIFUNZIONE MFC?J6920DW: LA SOLUZIONE IDEALE PER LA MASSIMA PRODUTTIVITÀ IN UFFICIO
Il multifunzione MFC-J6920DW è molto più di una semplice stam? pante. Si tratta di un dispositivo in? telligente, dotato di collegamento cloud e in grado di trasformare re? almente il vostro modo di lavorare, in quanto contribuisce a rendere più rapida, efficiente e organizza? ta la collaborazione tra i membri di un team, rendendo disponibili le corrette informazioni nel posto giusto al momento giusto. Benvenuti in una nuova era di stampa. BENVENUTI IN PRINT 3.0.
Caratteristiche fondamentali:
• Velocità di stampa: 22 ipm in monocromatico e 20 ipm a colori
• Stampa/scansione/copia/fax fronte-retro fino al formato carta A3
• Alimentatore documenti automatico (ADF) da 35 fogli
• Display LCD touchscreen da 9,3 cm
• Connettività Ethernet e Wi-Fi di serie
• App di stampa e scansione da/verso dispositivi mobili
• Capacità carta di 500 fogli • Cartucce opzionali XL da 2.400 pagine (nero) e 1.200 pagine (colori)
Utilizzo di dispositivi mobili:
Oggigiorno l’agilità costituisce una componente chiave delle moderne attività aziendali e professionali. La nostra gamma di soluzioni di stampa e scansione per dispositivi mobili consente di effettuare stampe e scansioni dovunque e in qualsiasi momento. La nostra app di stampa e scansione per dispositivi mobili funziona su varie piattaforme, tra cui Apple, Microsoft e Android e inoltre la tecnologia NFC (Near Field Communication) consente di stampare ancora più rapidamente accostando semplicemente il proprio dispositivo al sensore NFC.
Maggiore efficienza lavorativa:
La connessione cloud del modello MFC-J6920DW rende semplice e rapida la collaborazione. È possibile effettuare scansioni direttamente verso un’ampia gamma di servizi cloud come Dropbox ed EvernoteTM digitalizzando e rendendo disponibili in formato elettronico i propri documenti basati su supporti cartacei in pochi secondi per condividerli rapidamente con i membri del proprio team in svariati formati, tra cui .pdf, .pptx e .docx.
Farsi notare con le stampe A3:
Con questo apparecchio è possibile creare un’adeguata immagine aziendale in grado di emergere con stampe fronte-retro di alta qualità fino al formato A3. Il multifunzione MFC-J6920DW è anche predisposto per la scansione in formato A3 perciò è possibile acquisire stampe di grande formato e creare copie di riviste a doppia pagina A4 in modo rapido e semplice
Risparmio di tempo:
Il multifunzione MFCJ6920DW è dotato di un’ampia gamma di soluzioni ideali per la produttività in grado di rendere più efficiente la propria attività professionale. Le velocità di stampa e scansione estremamente elevate, in combinazione con l’alimentatore automatico di documenti fronte retro consentono di digitalizzare e condividere le informazioni importanti in modo rapido e semplice.
Costi ridotti:
Oltre a utilizzare cartucce di inchiostro XL in grado di stampare fino a 2400 pagine (nero) e 1200 (colori), il multifunzione MFCJ6920DW è dotato anche di una serie di funzionalità per il risparmio economico, come la stampa fronte-retro e la modalità di risparmio inchiostro in grado di ridurre in modo significativo i propri consumi di inchiostro.
Funzione “Scan to Office”:
Una funzionalità intelligente che consente di scansionare un documento cartaceo che viene poi convertito in un file per Microsoft Office con testo e immagini modificabili.
Funzione “Scan to Email”:
Consente di effettuare con facilità dal display touchscreen la scansione di un documento direttamente verso un indirizzo e-mail.
Funzione “Outline Copy”:
Consente di evidenziare in rosso il contorno del contenuto desiderato per effettuare la copia e la stampa solamente dell’area selezionata.
Funzione “Outline Scan”:
Consente di evidenziare in rosso il contorno del contenuto desiderato per effettuare la scansione solamente dell’area selezionata per un impatto immediato.
Specifiche tecniche:
Modello della gamma Print 3.0, il multifunzione MFC-J6920DW è progettato per stare al passo con gli ambienti di lavoro con elevati volumi di stampe. Con una capacità estesa della carta fino a 500 fogli e cartucce di inchiostro ad alta capacità, è in grado di soddisfare le esigenze di stampa degli utenti senza la necessità di effettuare frequenti rifornimenti.
È possibile gestire in modo estremamente efficace i propri documenti: lo scanner fronte-retro consente di eseguire la scansione di entrambe le facce di un foglio, rendendo ancora più facile l’archiviazione dei propri documenti.
Print 3.0 offre la connettività più ampia che mai. È possibile effettuare le scansioni nell’ambito della propria rete cablata o wireless oppure stampare direttamente dai propri dispositivi mobili con AirPrint, Google Cloud Print™ o l’app iPrint&Scan di Brother con connettività NFC, semplificando la condivisione della propria stampante tra più utenti.
È anche possibile connettersi ai propri account online dal proprio apparecchio, effettuando direttamente stampe da / scansioni verso Box, Dropbox, EVERNOTE®, Facebook, FLICKR®, Google DriveTM, PICASATM e SkyDrive® senza la necessità di un PC.
Con l’ampio display LCD touchscreen da 9,3 cm è possibile accedere al sistema di menu di facile utilizzo e all’ampia gamma di funzionalità intuitive che consentono di risparmiare tempo, tra cui la funzione “scan to USB”, “scan to email” o “scan to FTP server” e l’anteprima dei messaggi fax.
Il multifunzione MFC-J6920DW rispetta gli standard ambientali ENERGY STAR e il tedesco Blue Angel, garantendo efficienza energetica, bassi livelli di rumorosità e un design che rispetta l’ambiente.
Brother offre prodotti e servizi che soddisfano le esigenze dei clienti in ogni parte del mondo.
Brother Industries Ltd è stata fondata a Nagoya (Giappone) nel 1934. Sin dal 1954 con la nascita della prima filiale negli Stati Uniti, Il Gruppo Brother ha espanso costantemente i propri orizzonti commerciali a livello globale.
Il Gruppo Brother ha sviluppato la sua strategia internazionale con una politica di delocalizzazione non limitandosi a sviluppare attività distributive ma decentrando parte della produzione.
Attualmente il gruppo è costituito da 31.314 impiegati in tutto il mondo in 17 siti produttivi e 52 filiali commerciali suddivisi in 44 paesi. Il marchio Brother è commercializzato in circa 100 paesi nel mondo.
Operando su base globale, Il Gruppo rinsalda la propria posizione internazionale grazie alla
gestione globalizzata di un proprio network internazionale, per infrastrutture e risorse, quali elementi essenziali dei una continua crescita.
Masayoshi Yasui, fondatore di “Brother Industries Ltd”, ha sempre affermato: “Chi costruisce buoni prodotti avrà buoni amici”.
Questo è ciò che Brother ha sempre perseguito come obiettivo: offrire valore a tutto il network.
Brother, un marchio sempre in continua crescita e in continua evoluzione per offrire a tutti i suoi clienti un prodotto di qualità e all’avanguardia
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.png00paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-11-06 11:51:142016-11-06 18:16:06Brother - la storia di un grande Brand
Forse non tutti sanno che il Ministero della Salute sta operando per migliorare il servizio 118. Così ha richiesto, su base regionale, che gli interventi dopo una chiamata siano effettuati in tempi più brevi, e che sia più efficiente il collocamento presso le strutture più idonee, per competenza e disponibilità, ad effettuare il trattamento necessario.
Ogni Regione ha avuto carta bianca su come raggiungere quegli obiettivi, fatti salvi i budget a disposizione delle amministrazioni locali. Tra le soluzioni scelte, una ha riguardato la portabilità offerta dalle stampanti Brother.
Dopotutto, è proprio la lingua italiana ad aiutarci a capire il valore della portabilità.
Portatile, infatti, è quell’oggetto che «si può portare con sé, che si può agevolmente spostare e trasportare da un luogo all’altro, o che non necessita di una installazione fissa per cui può essere utilizzato in qualsiasi posto».
In un mondo che va di corsa, in continuo movimento, la portabilità è il vero valore aggiunto del settore tecnologico.
La forza della mobilità
Questa unicità è il cuore della stampante . Quando interviene il 118, infatti, gli operatori predispongono alcuni documenti: per esempio l’anamnesi, che accompagna il paziente in ospedale; o il verbale di intervento sottoscritto dal paziente. La stampante è affiancata al PC portatile di cui gli operatori 118 sono dotati.
Il carattere mobile del dispositivo di stampa è decisivo nella sua adattabilità alle esigenze del pronto intervento: non resta fisso e installato all’interno del mezzo, ma si presta a essere trasportato, per esempio a casa del paziente che ha effettuato la chiamata. La stampa, grazie alla tecnologia adottata da Brother su questi prodotti, mantiene alta la propria qualità pur nelle diverse condizioni ambientali in cui si trova ad operare il personale medico.
Tra le altre specifiche di prodotto figurano il funzionamento con presa 12V e la stampa con moduli continui (e cioè il rotolo di carta, non rende necessario l’inserimento di più fogli singoli).
Caratteristiche non minori, ma funzionali a ciò che il Ministero ha chiesto come obiettivo: maggiore accuratezza delle informazioni trasmesse e conseguente semplificazione delle attività da predisporre quando si interviene, sul campo e negli ospedali.
Dalla salute all’arte
La versatilità dei prodotti PJ si esprime al massimo davanti alla funzione Stencil Mode. Cambiamo così totalmente ambito, e ci lasciamo sorprendere da come la stampante sappia essere una vera e propria propria stencil machine adatta ai professionisti del tatuaggio.
I device PJ diventano così delle killer application per il mercato dei tatuatori, che ad oggi hanno sempre preparato lo stencil a mano o affidandosi a strumenti poco professionali, «prestati» all’arte del tattoo.
Il software delle PJ è stato invece sviluppato appositamente per il tatuatore professionista, come mostra il video a lato.
Le stampanti PJ a bordo delle ambulanze
I prodotti della serie PJ sono stati scelti per effettuare l’anamnesi del paziente bordo dei mezzi del 118.
I plus tecnici del prodotto e dei processi e flussi di lavoro sono evidenti al primo sguardo. PJ (Pocket Jet) è infatti un prodotto dalle dimensioni molto contenute (circa 25 cm di lunghezza; 30 cm di altezza; circa 600 gr batteria inclusa).
Anzi: è di fatto la stampante A4 più piccola al mondo.
Le stampanti portatili pocket jet sono stampanti termiche formato A4, dal design compatto e veramente uniche, stampa fino a otto pagine al minuto.
La serie PJ non solo consente di migliorare l’efficienza dei lavoratori mobile, ma anche di migliorare la soddisfazione dei clienti differenziando il prodotto rispetto alla concorrenza.
La nuova gamma Brother’s è pensata per il mondo business.
HP fa marcia indietro sul firmware delle stampanti
Pochi giorni fa HP ha lanciato un nuovo aggiornamento firmware che causa il mancato riconoscimento delle cartucce compatibili/rigenerate.
Dopo migliaia di lamentele dei consumatori arrivate direttamente ad HP, la stessa ha deciso di fare marcia indietro chiedendo scusa per l’accaduto.
Di seguito alleghiamo il link dove è possibile scaricare il firmware aggiornato per la Vs stampante, basta cercare il modello della stampante e scaricare il firmware software.
Questo aggiornamento del firmware rimuove il precedente firmware di sicurezza che potrebbe impedire alla stampante di lavorare con alcune cartucce d’inchiostro che contengono il chip di sicurezza non HP.
Ecco un estratto del comunicato:
“We should have done a better job of communicating about the authentication procedure to customers, and we apologize. Although only a small number of customers have been affected, one customer who has a poor experience is one too many.
It is important to understand that all third party cartridges with original HP security chips continue to function properly.
As a remedy for the small number of affected customers, we will issue an optional firmware update that will remove the dynamic security feature. We expect the update to be ready within two weeks and will provide details here. In the meantime, customers with immediate care issues can reach us at a dedicated support center – print-hpi@hp.com.“
Read more at http://www.pcprofessionale.it/news/hp-firmware-cartucce-compatibili/#mw6hqibUIMtjvXSp.99
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2016/10/hp-dietrofront-2.jpg13701513paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-10-22 07:16:532016-10-22 07:16:5322 Ottobre 2016 - HP fa marcia indietro sul firmware delle stampanti
Le imprese cinesi nascondono sostanze chimiche nelle cartucce
Sono stati ritrovati tracce di Carfentanil (analogo sintetico del popolare oppioide analgesico fentanil, ed è uno dei più potenti oppiacei noto. Ha una potenza di circa 10.000 volte quella della morfina e 100 volte quella dell’eroina )
Le cartucce sono state esportate negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Belgio e Australia.
L’indagine è stata avviata dalle autorità canadesi, dove la Royal Canadian Mounted Police ha sequestrato delle cartucce contenenti Carfentanil importate dalla Cina
La CBC ha riportato sul suo sito un’indagine da parte della Associated Press (AP), che ha ritrovato il “potente chimico”, esportato da aziende cinesi alle nazioni occidentali.
Il farmaco sembra essere “l’ultima piaga in un’epidemia di abuso di oppioidi che ha ucciso decine di migliaia di persone nei soli Stati Uniti”
La sostanza chimica non è una sostanza controllata in Cina “nonostante i pericoli”, ed in cina è un prodotto legalmente venduto . Il governo degli Stati Uniti sta premendo perché questa sostanza venga inserita nella lista nera.
Le autorità canadesi hanno sequestrato un chilo di queste sostanze nascosto in una scatola con l’etichetta “accessori per stampante” che conteneva “50 milioni di dosi letali”, sufficienti per spazzare via l’intera popolazione, e la droga era nascosta dentro luminose cartucce blu etichettati come “toner” per le stampanti HP LaserJet .
Bisogna sapere che il Carfentanil è 100 volte più forte dell’eroina.
Solo le nostre cartucce rendono le vostre foto cosi belle
Dottor Ink utilizza solo prodotti certificati e garantiti a vita per qualità e durata pari all’originale.
Dottor Ink è la vera alternativa agli originali, tutti i nostri toner vengono rigenerati da vuoti originali (OEM) e sostituiti in tutte le sue parti usurate.
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https://dottorink.it/wp-content/uploads/2016/07/solo-le-nostre-cartucce-rendono-le-vostre-foto-cosi-belle.jpg35142491paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-07-19 09:20:122016-07-19 09:21:45Dottor Ink - Solo le nostre cartucce rendono le vostre foto cosi belle
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Molte persone si fanno questa domanda, ” i toner sono dannosi per la mia salute?”
Partiamo dal concetto che non esiste al momento un toner 100% salutare.
Esistono toner ( originali oppure rigenerati da veri artigiani del settore ) che vengono prodotti secondo le leggi vigenti e con materia prima certificata.
Esistono toner ( compatibili ) principalmente importati dai paesi asiatici che non rispettano nessuna regola e non utilizzato materiale certificato e non è neanche possibile risalire alla loro composizione.
I toner utilizzano nanoparticelle di polvere che in parte si fissano sul foglio di carta e in parte si liberano nell’aria.
di seguito riportiamo uno studio effettuata da SUVA – sezione medicina del lavoro su alcuni toner certificati:
Stampanti laser, fotocopiatrici e toner: pericoli per la salute
2.1 Misure generali per la normale attività d’ufficio
2.2 Misure in caso di forte esposizione alla polvere di toner
2.3 Provvedimenti da adottare in caso di disturbi
3. Commento
3.1 Emissioni causate da stampanti laser e fotocopiatrici
3.2 Caratteristiche delle emissioni
3.3 Conseguenze per la salute
3.4 Conclusioni
4. Bibliografia
1. Sunto
Le emissioni delle stampanti con tecnologia laser e delle fotocopiatrici sono di norma ampiamente al di sotto dei valori limite prescritti; il rischio di un danno acuto alla salute è pertanto trascurabile. Ciononostante possono presentarsi disturbi nei soggetti con mucose ipersensibili nelle vie respiratorie superiori e inferiori. In genere, le reazioni di ipersensibilità non specifiche dovute agli effetti irritativi di queste emissioni possono essere evitate migliorando l’igiene del posto di lavoro. Soltanto in casi rari sono state documentate delle vere e proprie allergie al toner. Gli studi epidemiologici non hanno stabilito relazioni causali certe fra queste emissioni e le malattie croniche dell’apparato respiratorio, le malattie polmonari interstiziali o il tumore ai polmoni. A titolo preventivo, la Suva consiglia delle misure di protezione generali per ridurre il rischio di esposizione alle polveri di toner e alle particelle ultrafini nonché delle misure specifiche per contrastare gli effetti di un’elevata esposizione, ad esempio in caso di guasto dell’apparecchiatura o durante le operazioni di manutenzione e riparazione. Per i lavoratori che manifestano disturbi di origine professionale sono consigliabili degli accertamenti. Un’alternativa alle stampanti laser è costituita dalle stampanti a getto d’inchiostro che, secondo le analisi preliminari svolte, evidenziano un basso tasso di emissioni. Al momento dell’acquisto di una stampante si consiglia in ogni caso di controllare che il dispositivo non produca sostanze nocive.
2. Raccomandazioni della Suva
2.1 Misure generali per la normale attività d’ufficio
– Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nel manuale d’uso
– Collocare gli apparecchi in un locale ampio e ben ventilato
– Installare le apparecchiature di elevata potenza in un locale separato e installare un impianto di aspirazione locale
– Non direzionare le bocchette di scarico dell’aria verso le persone
– Eseguire regolarmente la manutenzione delle apparecchiature
– Optare per sistemi di toner chiusi
– Sostituire le cartucce del toner secondo le indicazioni del produttore e non forzare l’apertura
– Rimuovere con un panno umido le tracce di toner; lavare con acqua e sapone le parti di pelle sporche di toner; in caso di contatto con gli occhi, lavare con acqua per 15 minuti; in caso di contatto con la bocca, sciacquare abbondantemente con acqua fredda. Non utilizzare acqua calda o bollente, altrimenti il toner diventa appiccicoso
– Eliminare con molta cautela i fogli inceppati per non sollevare polvere
– Utilizzare guanti monouso per ricaricare il toner liquido o in polvere.
2.2 Misure in caso di forte esposizione alla polvere di toner (guasti, manutenzione e riparazione)
Quando si sostituiscono le cartucce di stampa o si eseguono la pulizia e la manutenzione degli apparecchi, possono verificarsi delle brevi emissioni di polvere di toner. Le persone che svolgono frequentemente queste attività sono maggiormente esposte. Devono pertanto adottare adeguate precauzioni per ridurre il rischio di inalazione. Le misure principali sono le seguenti:
– pulire gli apparecchi con un aspiratore certificato, non usare getti d’aria, evitare di soffiare nell’apparecchio
– qualora si tema una notevole emissione di polveri, garantire una buona ventilazione; utilizzare un respiratore antipolvere con livello di protezione FFP2 e cambiarlo regolarmente dopo un periodo di poche ore se diventa umido, si danneggia o viene direttamente a contatto con la polvere di toner; indossare gli occhiali di protezione
– una volta terminata la manutenzione, pulire con un panno umido la zona attorno all’apparecchio
– indossare guanti di protezione adeguati, tenendo conto anche del tipo di detergente utilizzato.
2.3 Provvedimenti da adottare in caso di disturbi
Se i dipendenti accusano dei disturbi correlati all’ambiente di lavoro, devono essere presi sul serio. In caso di malesseri, è necessario valutare e applicare dei provvedimenti per migliorare l’igiene dell’ambiente di lavoro, prendendo eventualmente in considerazione la possibilità di sostituire la stampante laser con una più moderna a getto d’inchiostro. Solitamente, i malesseri scompaiono o comunque si ottiene un significativo miglioramento della situazione. Se, tuttavia, i disturbi persistono anche dopo aver migliorato le condizioni di lavoro, è necessario svolgere indagini più approfondite. Se sussiste il fondato sospetto di una malattia professionale, occorre effettuare la notifica all’assicuratore LAINF competente. Per maggiori informazioni –
3. Commento
3.1 Emissioni causate da stampanti laser e fotocopiatrici
Le stampanti laser e le fotocopiatrici possono emettere piccole quantità di polvere, composti organici volatili (COV) e ozono. Grazie al progresso tecnologico (sistema di trasferimento con rulli), in molti apparecchi moderni le emissioni di ozono sono state ridotte quasi a zero.
Per quanto riguarda le polveri, queste possono essere sia di carta che di toner, anche se la percentuale delle polveri di carta è di gran lunga maggiore. I toner sono costituiti da piccolissime particelle di materia termoplastica (copolimeri stirolo-acrilici, nelle stampanti ad alto rendimento anche poliestere), che si fissano sulla carta per fusione. Come pigmento colorante, nei toner neri si utilizza il nerofumo (carbon black o nerofumo per uso industriale) o l’ossido di ferro, mentre nei toner di altri colori si ricorre a dei pigmenti organici. L’analisi della composizione chimica dei toner disponibili in commercio, eseguita con diverse tecniche, ha rivelato che oltre al carbonio, al ferro e al rame sono presenti anche piccole percentuali di diversi altri elementi. Si tratta essenzialmente di tracce (quantità dell’ordine delle ppm) di titanio, cobalto, nichel, cromo, zinco, stronzio, zirconio, cadmio, stagno, tellurio, tungsteno, tantalio e piombo.
Oltre a questi componenti principali, i toner contengono diversi coadiuvanti come cera, acido silicico (diossido di silicio amorfo come antiagglomerante) e, in parte, anche piccole quantità di sali metallici per controllare le proprietà elettromagnetiche. Il diametro delle particelle di toner è di 2-10 ?m.
Studi recenti hanno dimostrato che le stampanti possono emettere particelle ultrafini di sostanze organiche volatili, le quali si originano nell’unità di fissaggio. In un rapporto intitolato “Measurement and characterization of UFP emissions from hardcopy devices in operation”, l’istituto Fraunhofer Wilhelm-Klauditz (WKI) afferma che, con elevata probabilità, le particelle ultrafini si formano durante il processo di stampa per effetto della temperatura e della nucleazione omogenea dei composti organici semivolatili (SVOC). Sia regolazione della temperatura che le caratteristiche chimiche dell’unità di fusione sembrano giocare un ruolo importante per la formazione delle particelle ultrafini. Queste ultime sono volatili alle alte temperature; l’istituto Fraunhofer WKI non ha trovato elementi per ritenere che si tratti di particelle solide come il carbon black o i metalli. La quantità di particelle ultrafini dipende anche dalla quantità di carta stampata. In un’analisi dell’Università RWTH di Aquisgrana (Brand P. et al.), le dimensioni delle particelle erano di 20 – 30 nm. I risultati suggeriscono che il riscaldamento del toner nell’unità di fissaggio della stampante provoca l’evaporazione di alcuni componenti del materiale, i quali si condensano in particelle aerosol. Secondo uno studio svolto da Fiedler et al., le concentrazioni di particelle nell’aria ambiente degli uffici durante e dopo il processo di stampa sono piuttosto esigue rispetto all’aria esterna. Anche la Queensland University of Technology ha svolto vari studi scientifici sulle emissioni delle stampanti laser. I ricercatori hanno constatato, fra le altre cose, che il rilascio di particelle ultrafini varia notevolmente da una stampante all’altra. –
I COV possono derivare dalla fusione del toner, ma anche dal riscaldamento della carta. Essi sono ad esempio lo stirolo, il toluolo, l’etilbenzolo, lo xilolo, i fenoli, le aldeidi e i chetoni. Soprattutto negli apparecchi più datati è stata accertata la presenza di benzolo.
Le analisi finora condotte sulle stampanti a getto d’inchiostro sono relativamente poche rispetto a quelle disponibili sulle stampanti laser. Queste ultime hanno infatti trovato più spesso impiego nei lavori d’ufficio perché più veloci. Nel frattempo, tuttavia, sono state sviluppate stampanti a getto d’inchiostro ad alta velocità che stampano a una frequenza e una qualità superiori. L’IFA, l’Istituto tedesco per la sicurezza sul lavoro dell’assicurazione infortuni, ha analizzato tre stampanti di questo tipo (Georg et al., 2015). Come previsto, le stampanti non hanno emesso ozono dal momento che la tecnologia a getto d’inchiostro opera a temperature più basse rispetto alla tecnologia laser. La concentrazione di particelle rilevata (50-330 particelle/cm3 ) si è attestata a un livello molto basso; inoltre, il risultato della somma dei composti organici volatili e molto volatili è stato inferiore al valore totale richiesto dal certificato di ecocompatibilità «Blauer Engel» assegnato a stampanti a emissioni particolarmente basse. Questi risultati sono naturalmente soltanto provvisori e vanno avvalorati da ulteriori analisi.
3.2 Caratteristiche delle emissioni
Tossicità sugli animali
Le analisi sulla tossicità dei toner effettuate attraverso sperimentazioni sugli animali dimostrano che questi prodotti devono essere classificati nella categoria delle polveri granulari biopersistenti senza sostanziale tossicità specifica conosciuta (granular bioresistent particles, GBP). La polvere di toner contiene particelle in grado di penetrare negli alveoli. Durante il funzionamento delle stampati è stata rilevata anche la presenza di aerosol di dimensioni inferiori ai <100 nm (particelle ultrafini).
Alcuni esperimenti sugli animali hanno rivelato che, nei topi, l’instillazione diretta di particelle di toner può provocare delle reazioni infiammatorie delle vie respiratorie e dei polmoni (Bai R. et al.). Gli studi in vitro, invece, hanno evidenziato degli effetti citotossici dovuti alle particelle di toner nei fibroplasti embrionali di topo (Dopp E. et al.).
Si è inoltre rilevato che l’accumulo di particelle di toner nel tessuto polmonare delle cavie sottoposte all’inalazione prolungata di elevate concentrazioni di toner è legato a polmoniti croniche e fibrosi.
Le polveri di toner sono cancerogene?
Per valutare le proprietà cancerogene di una sostanza, ci si basa sulle analisi epidemiologiche, sulla frequenza delle malattie tumorali in determinati gruppi professionali, sulle sperimentazioni con animali sottoposti ad agenti simili a quelli presenti nei posti di lavoro, sui dati sperimentali e sulle misurazioni delle sostanze presenti nell’aria ambiente.
Attualmente non esistono studi epidemiologici che indichino una relazione tra l’esposizione a polveri di toner e un maggiore rischio di tumori maligni delle vie respiratorie. In uno studio pilota sono state eseguite delle valutazioni dello stato ossidativo e della genotossicità su lavoratori che facevano uso di fotocopiatrici. I risultati evidenziano un’associazione tra la durata dell’esposizione professionale e i danni al DNA linfocitario rivelati al comet assay e la formazione di micronuclei nelle cellule della mucosa boccale (Kleinsorge et al.).
Gli studi in vivo con ratti e criceti sottoposti ad inalazione di polveri di toner non hanno fornito indizi relativi a potenziali effetti cancerogeni. Uno studio in vitro dell’Università di Friburgo in Brisgovia ha rivelato che le polveri di toner possono avere un effetto genotossico. Come possibili cause di questo effetto genotossico sono stati presi in considerazione metalli, leghe metalliche o idrocarburi aromatici policiclici (Gminski R. et al.). Gli autori sono giunti alla conclusione che occorre proseguire la ricerca per valutare la rilevanza di queste osservazioni in vitro rispetto all’esposizione professionale e non professionale alle polveri di toner.
L’istituto di patologia dell’Università di Rostock ha riportato il caso di un paziente morto di tumore ai polmoni. L’uomo lavorava come tecnico addetto alle stampanti e alle fotocopiatrici e nel tumore sono state ritrovate delle particelle di toner. Ciò evidenzia la necessità di approfondire gli studi sugli effetti cancerogeni delle particelle di toner. In questo caso particolare non è tuttavia possibile stabilire una relazione causale tra le emissioni di polvere di toner e il tumore polmonare.
Le polveri di toner non sono state classificate come sostanze cancerogene nell’elenco svizzero dei valori limite né da diverse commissioni internazionali (International Agency for Research on Cancer IARC; Deutsche Forschungsgemeinschaft DFG; American Conference of Industrial Hygienists ACGIH). Considerando i dati disponibili, tuttavia, non è possibile escludere in modo definitivo un effetto cancerogeno delle polveri di toner. Perciò, in caso di potenziale esposizione a queste sostanze, è importante applicare le misure preventive raccomandate dalla Suva e da altre istituzioni.
Risultati delle misurazioni
Per valutare i potenziali effetti nocivi delle polveri di toner, è importante analizzare le emissioni effettivamente liberate nelle operazioni di copia e di stampa. Queste emissioni dipendono non solo dalla composizione del materiale del toner, ma anche da numerosi altri fattori, come il tipo di cartuccia, la temperatura d’esercizio, la velocità di copia, la durata dell’utilizzo della fotocopiatrice e molti altri.
L’Istituto professionale per la sicurezza sul lavoro (ex BGIA), in Germania, ha effettuato misurazioni dettagliate durante il funzionamento di stampanti in bianco e nero e di stampanti a colori. Le misurazioni effettuate nei locali adibiti a ufficio hanno dimostrato che la concentrazione di polvere inalabile è tra 60 e 80 ?g/m3 circa, indipendentemente dal tipo di apparecchio in uso (stampante laser o fotocopiatrice). In Svizzera il valore limite di polvere inalabile è di 10 mg/m3 , mentre per le polveri in grado di penetrare negli alveoli polmonari è di 3 mg/m3 (dati aggiornati al 2013). Le misurazioni relative alle polveri di toner, cobalto e nichel hanno dimostrato che la concentrazione di polvere nella zona di respirazione dei lavoratori è inferiore a quella rilevata nell’aria esterna. Durante l’uso, le fotocopiatrici e le stampanti rilasciano nell’aria ambiente anche composti organici volatili (COV). Le concentrazioni misurate nell’aria ambiente rientrano quasi tutte nei valori dell’inquinamento di fondo a cui è soggetta la popolazione generale e non superano quindi le concentrazioni alle quali l’uomo è esposto attraverso l’ambiente. Pertanto, sono nettamente inferiori ai valori limite di esposizione professionale definiti per le varie sostanze.
Anche gli studi più recenti con monitoraggio biologico non hanno rilevato maggiori concentrazioni di metalli pesanti e componenti di solventi nell’organismo, neppure in caso di uso intenso di fotocopiatrici e stampanti laser.
Nel 2007, l’Università di Gießen ha pubblicato i primi risultati di uno studio pilota sulle possibili relazioni tra le emissioni delle apparecchiature da ufficio, in particolare le fotocopiatrici e le stampanti laser, e i danni per la salute negli impiegati d’ufficio (studio sui toner diretto dal Prof. Dr. V.H. Mersch-Sundermann). Lo studio ha evidenziato che all’accensione delle stampanti laser, per un breve lasso di tempo (pochi minuti), la concentrazione numerica delle particelle ultrafini può crescere in misura significativa.
L’istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, il quale ha commissionato la ricerca, conferma che i risultati delle misurazioni non fanno temere effetti negativi sulla salute degli impiegati d’ufficio per effetto dei composti organici volatili totali (COVT). Le concentrazioni di polvere rilevate sono infatti nettamente inferiori al valore limite di esposizione professionale.
Nel 2008, l’Università di Gießen ha pubblicato ulteriori risultati dello studio pilota. Le analisi hanno rivelato che le concentrazioni di COVT raggiungono un valore massimo di 330 ?g/m3 , senza differenze significative tra la fase di stampa e la fase di stand-by. In media, nessuna delle sostanze COV analizzate (benzolo, toluolo, etilbenzolo, propilbenzolo, xilolo o limonene) evidenzia sostanziali cambiamenti tra la prima e la seconda fase. Le concentrazioni in massa delle particelle ultrafini oscillano tra i 20 e i 230 ?g/m3 . Durante il processo di stampa, si osserva un incremento delle concentrazioni rispetto alla fase di stand-by. In particolare, è rilevabile un forte incremento delle concentrazioni numeriche delle particelle fini e ultrafini (0,01 – 1 ?m). In circa 2/3 dei locali adibiti ad ufficio si osserva un picco di emissione all’inizio del processo di stampa standard (burst iniziale), il quale induce, in parte, il moltiplicarsi delle concentrazioni numeriche delle particelle nell’aria ambiente. Il biomonitoraggio dei metalli (cadmio, cromo, nichel) non evidenzia una maggiore esposizione a queste sostanze. Nel complesso, la maggior parte dei parametri rientra nei livelli di concentrazione noti per i locali di abitazione. Pertanto, dal punto di vista quantitativo e tossicologico, non sono riscontrabili effetti significativi sull’igiene dei posti di lavoro o sulla salute dei lavoratori.
La Queensland University of Technology di Brisbane (Australia) ha pubblicato uno studio secondo il quale le stampanti laser possono essere fonte di particelle e aerosol ultrafini, con tassi di emissione che variano in base alla tipologia di apparecchio (Schripp T. et al.). Si tenga presente che non sono stati condotti studi medici. Nel rapporto finale pubblicato nel mese di dicembre 2011, Safe Work Australia (SWA) afferma che le emissioni delle stampanti laser sono costituite principalmente da composti organici volatili (COV) e semivolatili (SVOC) condensati in aerosol e ritiene che i possibili effetti sulla salute siano riconducibili più alle caratteristiche chimiche degli aerosol che alle caratteristiche fisiche delle particelle. Safe Work Australia conclude che i rischi per la salute derivanti dalle emissioni delle stampanti laser – fatta eccezione per i soggetti particolarmente sensibili – sono trascurabili.
L’emissione di particelle fini e ultrafini da parte delle stampanti laser è stata valutata in condizioni reali da Fiedler et al. I loro studi mostrano che nella pratica non è possibile ricostruire un quadro omogeneo dell’esposizione alle particelle nei locali con stampanti. Durante il processo di stampa si osserva un aumento della concentrazione numerica delle particelle nell’aria interna senza relazioni significative con le dimensioni del locale. La concentrazione numerica delle particelle torna solitamente a scendere pochi minuti dopo la stampa, in parte per la dispersione nell’aria ambiente e in parte per l’agglomerazione e la deposizione delle particelle. Gli studi hanno dimostrato che durante il funzionamento delle stampanti può essere emessa una significativa quantità di particelle fini e ultrafini ma che questa è piuttosto esigua rispetto alla concentrazione numerica delle particelle nell’aria esterna (davanti all’edificio), anche durante e dopo il processo di stampa.
3.3 Conseguenze per la salute
La letteratura scientifica riporta casi particolari e studi singoli relativi a disturbi causati dall’esposizione alla polvere di toner. Occasionalmente, nei lavoratori possono manifestarsi disturbi aspecifici, come prurito e irritazione cutanea, bruciore agli occhi, tosse, dispnea e mal di testa.
Nei casi in cui sono stati effettuati test di ipersensibilità per dimostrare una reazione allergica alle sostanze contenute nei toner o misurazioni della funzionalità polmonare, generalmente non sono state confermate allergie. I malesseri menzionati devono essere valutati nel singolo caso come reazioni di tipo irritativo, riconducibili a cattive condizioni di lavoro o ad un’ipersensibilità individuale delle mucose. Nella letteratura scientifica sono stati descritti casi singoli di allergie a carico delle vie respiratorie superiori (rinite allergica) e delle vie respiratorie inferiori (asma bronchiale).
I rapporti pubblicati nella letteratura non scientifica a proposito di disturbi frequenti e in parte gravi sono di solito scarsamente documentati (assenza di informazioni esaurienti su predisposizioni e malattie preesistenti, mancanza di accertamenti o valutazioni dell’igiene del lavoro). Le conclusioni degli autori si basano sulle descrizioni e sulle impressioni soggettive degli impiegati oppure sono state registrate solo retrospettivamente attraverso un questionario. Attualmente, questi rapporti non consentono di dedurre in generale una correlazione causale scientificamente ricostruibile tra l’esposizione alla polvere di toner e gli effetti sulla salute descritti. Ogni caso richiede una valutazione individuale.
Di recente una simile valutazione è stata effettuata dal Tribunale federale a cui è stato sottoposto il caso di un tecnico dell’assistenza che aveva sviluppato disturbi di natura bronchitica lavorando con le stampanti. Nella sentenza 8C_295/2012 del 15.04.2013 il Tribunale federale ha riconosciuto che i disturbi di salute riscontrati lavorando con le stampanti sono riconducibili con molta probabilità all’esposizione alle polveri di toner e ai vari spray e solventi impiegati sul posto di lavoro. Il Tribunale ha stabilito che non sussisteva una malattia professionale cronica (citazione della sentenza) dal momento che secondo i periti i sintomi di bronchite, descritti due anni dopo aver lasciato il posto di lavoro, non sono riconducibili all’esposizione durante il lavoro con le stampanti. Potrebbero piuttosto essere intervenuti altri fattori non correlati al lavoro.
Nel confronto con i soggetti non esposti, le analisi svolte su 600 dipendenti con oltre 20 anni di esposizione professionale (attività a contatto diretto con il toner nella produzione dello stesso, nella costruzione di fotocopiatrici e stampanti, nei lavori di manutenzione e riparazione su fotocopiatrici e stampanti) non hanno confermato alcuna correlazione rilevante tra l’esposizione al toner e le limitazioni della funzionalità polmonare (Nakadate). Allo stato attuale delle conoscenze, è poco probabile che l’esposizione alle emissioni di fotocopiatrici e stampanti laser provochi nell’uomo delle malattie polmonari interstiziali (affezioni a carico della struttura polmonare, ad esempio la pneumoconiosi).
Uno studio caso-controllo eseguito a Taiwan (Yang et al.) su 74 lavoratori esposti e 69 lavoratori non esposti non ha evidenziato una significativa associazione tra i disturbi acuti o cronici delle vie respiratorie e il lavoro con le fotocopiatrici.
Va nella stessa direzione uno studio caso-controllo svolto in Giappone su 809 soggetti esposti professionalmente alle polveri di toner e 805 soggetti non esposti. L’osservazione dei sintomi, i test di funzionalità polmonare, le analisi del sangue e i parametri biochimici non hanno rivelato differenze significative tra soggetti esposti e non esposti (Kitamura et al.).
Uno studio che ha coinvolto 33 000 addetti alla produzione di fotocopiatrici e al servizio clienti non ha rilevato un maggiore rischio di mortalità per neoplasia maligna, tumore ai polmoni, malattie delle vie respiratorie e dell’apparato cardiocircolatorio.
Tra il 2007 e il 2008, l’Università di Gießen ha condotto uno studio clinico su un gruppo di persone impiegate in uffici ((occhio è cambiato)) come integrazione dei risultati delle misurazioni (si veda il relativo paragrafo). Le ricerche hanno interessato 69 persone provenienti da quattro diversi complessi di uffici. Sono stati raffrontati i risultati ottenuti su 36 persone che accusavano disturbi correlati all’ambiente di lavoro, 7 che si definivano danneggiate dall’esposizione al toner e 26 senza disturbi correlati all’ambiente di lavoro. Gli esperti hanno ricercato indizi di allergie e di eventi infiammatori. È stato sottolineato che il metodo di selezione non permette di considerare rappresentativi i risultati poiché sono stati invitati a partecipare dei soggetti in situazioni acute. Le persone con disturbi della salute correlati all’ambiente di lavoro non presentavano un tasso più elevato di malattie preesistenti. Sulla base dei parametri selezionati (CRP, ossido di azoto nell’aria espirata, anticorpi allergici) non sono stati osservati segni di reazioni infiammatorie delle vie respiratorie, di un’infiammazione sistemica o di un’aumentata tendenza alle allergie nei dipendenti con disturbi correlati all’ambiente di lavoro. Invece, sono stati riscontrati segni di irritazione locale. Si è inoltre posto un interrogativo riguardo ad un’eventuale relazione di causa tra il manifestarsi di una maggiore sensibilità delle vie respiratorie e le emissioni liberate dalle stampanti.
Come committente dello studio, l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi ha ricordato che è difficile valutare se e in qual misura esista una correlazione tra i disturbi soggettivi, i parametri oggettivi e i valori di emissione e che, nel complesso, l’analisi clinica non indicherebbe specifici problemi di salute dovuti alle emissioni di toner. Questo studio pilota evidenzia che nelle persone impiegate in ufficio possono manifestarsi disturbi correlati all’ambiente di lavoro, ma questi disturbi possono avere le cause più disparate. Sulla scorta dello studio pilota non è possibile fare affermazioni sulla frequenza dei disturbi correlati all’ambiente di lavoro (gli autori confermano: «Il metodo di selezione non permette di considerare rappresentativi i risultati poiché sono stati invitati a partecipare dei soggetti in situazioni acute»). Dallo studio non emerge che i lavoratori con disturbi correlati all’ambiente di lavoro presentino segni di un’infiammazione delle vie respiratorie, di un’infiammazione sistemica o di più frequenti allergie.
Uno studio condotto dalla DGUV ha analizzato le eventuali conseguenze per la salute di brevi ma intense esposizioni alle emissioni prodotte da stampanti e fotocopiatrici [Seeger et al. 2014]. Durante lo studio sono stati osservati soltanto effetti di scarsa entità e di nessuna rilevanza statistica, che non destano alcuna preoccupazione dal punto di vista clinico e che non spiegano gli eventuali disturbi associati alle stampanti laser. Va sottolineato che i soggetti presi in considerazione per lo studio hanno dichiarato di essere particolarmente sensibili alle emissioni delle stampanti laser.
3.4 Conclusioni
I toner sono composti da materie termoplastiche (particelle polimeriche) nelle quali sono legati i pigmenti. I diametri delle particelle variano generalmente tra i 2 e i 10 ?m con valori medi di circa 5 ?m. Le polveri di toner sono quindi classificabili come polveri respirabili (in grado di penetrare negli alveoli polmonari). Le particelle polimeriche non sono solubili in soluzioni acquose e quindi persistono nei fluidi e nei tessuti biologici. Sotto l’aspetto biologico hanno un comportamento pressoché inerte. Le sperimentazioni su animali esposti a concentrazioni realistiche hanno dimostrato che la tossicità di queste sostanze è scarsa. Durante il funzionamento, le fotocopiatrici e le stampanti possono emettere COV, ozono e altre sostanze come composti dello stagno e metalli pesanti. Le concentrazioni misurate nell’aria ambiente si collocano tuttavia ben al di sotto dei valori limite di esposizione professionale attualmente in vigore. Le analisi con biomonitoraggio non rilevano indizi di una maggiore contaminazione interna da metalli pesanti/solventi nelle persone che hanno un contatto frequente con le stampanti laser e le fotocopiatrici sul posto di lavoro. Non è ancora chiaro quale peso vada attribuito all’emissione transitoria di particelle ultrafini per pochi minuti all’accensione delle stampanti laser.
I rapporti finora pubblicati indicano che le persone con un’iperreattività aspecifica nasale o bronchiale possono sviluppare sintomi come starnuti, muco nasale, tosse e disturbi respiratori. Generalmente, si tratta di reazioni aspecifiche di ipersensibilità dovute agli effetti irritativi delle emissioni. È possibile prevenire queste reazioni con una migliore igiene del posto di lavoro. La letteratura documenta solo pochissimi casi di allergie delle vie respiratorie provocate dai toner. Lo studio pilota condotto dall’Università di Gießen non rileva né reazioni infiammatorie delle vie respiratorie, né reazioni infiammatorie generali e non fornisce indizi di un aumento delle allergie nei lavoratori che riconducono i propri disturbi alle emissioni di toner. Nemmeno gli studi epidemiologici più recenti evidenziano differenze significative a livello di sintomi, test di funzionalità polmonare e mortalità tra i soggetti esposti alle polveri di toner e quelli non esposti.
Anche se i dati attualmente disponibili non permettono di trarre delle conclusioni definitive, non è escluso che le polveri di toner possano avere un effetto cancerogeno. Pertanto, è opportuno applicare le misure preventive raccomandate dalla Suva e da altre istituzioni.
I valori limite di esposizione professionale non costituiscono un limite sicuro tra le concentrazioni pericolose e quelle innocue. Perciò il rispetto dei valori limite non esclude che possano manifestarsi dei disturbi. Per i dipendenti esposti a determinate sostanze occorre quindi trovare delle soluzioni individuali, come una migliore ventilazione dell’ufficio o lo spostamento della stampante e/o della fotocopiatrice in un locale separato. Inoltre, soprattutto le stampanti e i toner di vecchia generazione dovrebbero essere sostituiti con apparecchi moderni a basse emissioni, sarebbe inoltre opportuno cambiare tipo di toner o sostituire la stampante laser con una moderna stampante a getto d’inchiostro (con certificazione di ecocompatibilità). In linea di massima, se si manifestano dei disturbi occorre verificare anche lo stato di manutenzione della fotocopiatrice. Se i disturbi persistono anche dopo avere adottato tutti i provvedimenti necessari, è bene eseguire ulteriori accertamenti relativi all’igiene del lavoro e/o consultare un medico del lavoro.
Quindi la domanda é:
Se questi studi sono stati fatti su toner originali e certificati, cosa posso fare i toner Compatibili cinesi che non hanno nessun controllo e certificazione?
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2016/07/DANNI-DEL-TONER.jpg26902542paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-07-13 11:38:482016-07-13 15:23:44I toner sono dannosi e cancerogeni?
Dottor Ink distribuisce il Liquido Nanofixit, basato sullo studio della nanotecnologia dà la soluzione più innovativa ed efficace, assicurando una protezione per gli schermi dei nostri dispositivi ; che non è solo ultra resistente e antigraffio, ma anche anti-batterico, anti-radiazioni UV, idrorepellente e soprattuto invisibile. NanoFixIt titanium è un proteggi schermo liquido per smartphone, touch screen, macchine fotografiche, e qualsiasi altra superficie in vetro nei dispositivi elettronici.
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La nanotecnologia
Le protezioni schermo tradizionali non riescono a fornire una soluzione adeguata per i dispositivi digitali, poichè le protezioni di plastica e schermo in vetro temperato riducon notevolmente la vivacità dello schermo dello smartphone.Inoltre hanno un effetto negativo sulla reattività generale di un touch screen. Le protezioni schermo tradizionali possono completamente impedire l’effetto del Touch 3D o ridurre notevolmente la sua efficacia.
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https://dottorink.it/wp-content/uploads/2016/07/nanofixit.jpg51538744paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-07-04 12:55:272016-07-04 14:08:10Nanofixit - la vera alternativa al vetro temperato
In tutte le stampanti inkjet può accedere che nel foglio stampato si presentino delle Righe Orizzontali bianche sul foglio.
Principalmente questo difetto si presenta nelle stampanti Epson, ma anche Hp, Canon, Samsung, Brother, Olivetti, Ricoh, non sono da meno.
Questo problema è dipeso principalmente dell’inchiostro che tende ad asciugarsi e seccarsi all’interno degli Ugelli o testina di stampa.
Per risolvere i problemi di qualità di stampa tutte le case madri consigliano di eseguire delle pulizie della testina utilizzando l’apposito comando che l’utente può trovare all’interno del software della stampante.
PROCEDURA
dal Pannello di Controllo cercare la cartella Stampanti e Fax.
Aprire la cartella e cercare la propria stampante nell’elenco.
Fare “click” con il tasto destro del mouse sull’icona della stampante.
Si apre un menù a tendina. L’ultima voce è Proprietà: cliccarci sopra.
Si apre un ulteriore interfaccia dove, in basso, è presente il pulsante Preferenze di stampa: cliccare sopra.
A questo punto si apre la finestra dove l’utente può trovare la voce Utility (ultima linguetta in alto). Fare click.
Nel menù che appare è presente l’icona Pulizia Testina o Pulizia Ugelli.
Cliccandoci sopra parte la procedura automatica.
Sempre dalla stessa finestra, è possibile eseguire anche il Controllo degli Ugelli, il quale permette di capire molto velocemente se la pulizia automatica è risultata sufficiente o meno.
N.B. si consiglia di eseguire al massimo un paio di pulizie da computer. Se dopo queste 2 prove la qualità di stampa risulta ancora molto bassa (righe e/o altro) si sconsiglia vivamente di continuare a fare le pulizie delle Ugelli perchè le continue pulizie portano al consumo di inchiostro.
Se dopo le due pulizie di stampa, il problema non si è risolto oppure si è risolto solo in minima parte, cioè avete notato solo una piccola miglioria, Dottor Ink consiglia di eseguire le Vs stampe in modalità foto o modalità stampa migliore.
Con questa funzionalità la stampante andrà più lenta ma almeno stampa e molto spesso le righe bianche non si presentano più.
Dopo aver eseguito circa 20 o 30 stampe in modalità foto, potete riprovare a stampare in modalità normale e provare a vedere se il problema si è risolto.
La stampa in modalità foto permette una maggiore fuoriuscita di inchiostro e nello stampare spesso riesce a risolvere il problema delle righe bianche orizzontali sulle stampe.
Si ricorda che nella maggior parte delle stampanti con cartucce senza testina ( principalmente ci riferiamo a tutte le stampanti che hanno quattro o più cartucce ) la sostituzione delle cartucce per cercare di risolvere il problema è quasi sempre inutile, perchè il problema riguarda le testine di stampa che sono installate all’interno delle stampante e la loro sostituzione non è conveniente perchè costano più di una stampante nuova.
Nelle stampanti che hanno cartucce con testina ( principalmente ci riferiamo a tutte le stampanti che hanno 2 cartucce) la sostituzione delle cartucce può essere la soluzione al problema.
per qualsiasi chiarimento siamo a vs completa disposizione
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2016/03/righe-orizzontali.gif101201paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-03-13 11:46:562016-03-13 14:53:01Stampante fa le Righe orizzontali
Il nuovo asfalto è realizzato con il 30% di materiali riciclati, e lo 0,5% è polvere di toner.
L’asfalto è paragonabile in termini di costi e durata all’asfalto standard ma a differenza del tradizionale ha meno emissioni.
Il prodotto si chiama TonerPave, e dal 2012 ha riciclato circa 20.000 tonnellate di polvere di toner nelle sue miscele di asfalto.
In questo caso parliamo di un operazione che si può chiamare win-win. Non c’è differenza di costo non ci sono differenze di prestazioni, ed in più si ottiene il vantaggio di riciclare.
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2016/02/Credit-Graham-Tidy-Sydney-Morning-Herald.jpg348620paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-02-29 21:37:432016-02-29 21:41:0829 Febbraio 2016 - In Australia riciclano la polvere del toner
Dopo aver eseguito la sostituzione delle cartucce può apparire sul display della stampante o direttamente sul pc il seguente messaggio ” ERRORE SISTEMA INCHIOSTRO “, il seguente messaggio sta a significare che esiste un problema sulla testina si stampa, la quale essendo un materiale di consumo, dopo un certo numero di stampa termina il suo ciclo di vita e bisogna provvedere alla sua sostituzione.
Il costo eccessivo della testina di stampa, ci da preferire l’acquisto di una nuova stampante piuttosto che l’acquisto della testina stessa.
ATTENZIONE:
il messaggio “ERRORE SISTEMA INCHIOSTRO” alcune volte può essere dipeso da un mal funzionamento delle nuove cartucce.
Al fine di evitare l’acquisto di una nuova stampante o di una nuova testina, consigliamo di eseguire alcune semplici operazioni qui di seguito riportate:
1° operazione:
Togliere tutte le cartucce e provare ad inserirle nuovamente
2° operazione:
Togliere tutte le cartucce pulire il chip con una gomma da cancellare, rimuovere con un panno morbido i residui di gomma e provare ad inserirle nuovamente
3° operazione:
Togliere le cartucce nuove e inserire le vecchie cartucce esaurite ( sempre che non le avete già smaltite negli appositi raccoglitori ), se dopo avere inserito le vecchie cartucce il messaggio “ERRORE SISTEMA INCHIOSTRO” viene sostituito dal messaggio “SOSTITUIRE LE CARTUCCE D’INCHIOSTRO” o un messaggio simile dove si richiede la sostituzione di alcune cartucce, sta a significare che il problema “ERRORE SISTEMA INCHIOSTRO” non dipende dalla testina ma da una o piu cartucce difettose. In questo caso per identificare quali sono le cartucce difettose bisogna andare a sostituire una sola cartuccia per volta e vedere se il messaggio “ERRORE SISTEMA INCHIOSTRO” appare oppure no, ovviamente se il messaggio non appare sta a significare che la cartuccia funziona.
4° operazione:
togliere le cartucce, rimuovere il gruppo testina e pulire i contatti con un una gomma da cancellare e poi rimuovere i residui di gomma con un panno morbido reinstallare tutto ( testina e cartucce )
5° operazione:
Nel caso in cui il problema non si risolve con nessuna delle operazioni sopra elencate, l’ultimo tentativo ( non consiglato ) è quello di acquistare un kit completo di cartucce originali e provare nuovamente ad inserirle.
Sconsigliamo fortemente la sostituzione della testina di stampa perchè il costo della testina stessa è superiore ai 100 euro.
https://dottorink.it/wp-content/uploads/2016/02/errore-sistema-inchiostro.jpg452802paolohttps://dottorink.it/wp-content/uploads/2020/02/logo-dottorink-rigenerazione-toner-e-cartucce-300x88.pngpaolo2016-02-06 17:36:042016-02-06 18:20:50Errore sistema inchiostro Hp
Efficiente e compatto multifunzione laser 4 in 1 (stampa, copia, scansione e fax) con velocità di 26 pagine al minuto, stampa con unità fonte/retro in automatico, ADF (caricatore automatico di documenti) da 35 fogli, connettività di rete cablata e wireless, funzionalità di stampa e scansiona da dispositivi mobile e cloud (tramite Brother iPrint&Scan, Apple AirPrint, Google Cloud Print), WiFi Direct (per stampare e scansionare da dispositivo mobile compatibile senza ricorrere a un router wireless o hotspot). Dotato di display LCD 2 linee per 16 caratteri.
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Specifiche Tecniche:
Generali
Tipo stampante
Monocromatica
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Dimensioni display
16 caratteri x 2 linee LCD
Classificazione laser
Prodotto laser Classe 1 (IEC60825 – 1:2007)
Formato carta max
A4
Memoria
32MB
Tecnologia
Laser
Connettività
Connettività
Rete cablata, Wireless
Interfaccia locale
USB 2.0 Hi-Speed
Wi-Fi Direct
Stampa in modalità wireless senza la necessità di un access point wireless
Interfaccia di rete cablata
10/100 Base-TX
Interfaccia di rete wireless
IEEE 802.11b/g/n
Connettività mobile
Supportato
AirPrint, Cortado Cloud Print, Google Cloud Print, iPrint&Scan
Copia
Risoluzione
Fino a 600 x 600dpi
Dimensioni e pesi
Con cartone
567 (Larghezza) x 517 (Profondità) x 435 (Altezza) mm
Senza cartone
409 (Larghezza) x 398,5 (Profondità) x 316,5 (Altezza) mm
Peso
11.4 kg
Con cartone
14.4 kg
Informazioni ambientali
Accredito ambientale Blue Angel
Sì
Accredito ambientale Energy Star
Sì
Accredito ambientale Nordic Swan
Sì
Consumo elettrico tipico
1.173kWh / settimana
Invio fax
Fax modem
33.6 kbps
Fax PC
Invia e Ricevi
Nella confezione
Sommario
Cavo di alimentazione, cavo linea FAX, Guida di sicurezza, CD Software, Consumabili, Guida utente, Card per Garanzia, Guida rapida all’installazione
Specifiche supporto di stampa
Tipi e dimensioni
Cassetto standard – A4, Letter, A5, A5 (Lato lungo), A6, Executive. Slot inserimento manuale – Larghezza da 76.2 a 215.9 mm, Lunghezza da 127 a 355.6 mm (A4 supportato solo in fronte/retro automatico), ADF (Automatic Document Feeder) – Larghezza da 147.3 a 215.9 mm, Lunghezza da 147.3 a 355.6 mm
Pesi
Cassetto standard – Carta comune e riciclata (tra 60 e 105 g/m2), Slot per inserimento carta manuale – Carta comune, riciclata e cartoncino (tra 60 e 163g/m2), ADF (Automatic Document Feeder) – Carta comune e riciclata (tra 64 e 90 g/m2)
Windows® 8 (edizioni 32 e 64 bit), Windows® 7 (edizioni 32 e 64), Windows Vista® (edizioni 32 e 64 bit), Windows® XP Professional (edizioni 32 e 64), Windows® XP Home Edition, Windows® Server 2012R2, Windows® Server 2012, Windows® Server 2008R2, Windows® Server 2008 (edizioni 32 e 64 bit), Windows® Server 2003 (edizioni 32 e 64 bit). Nota: Windows® Server supporta solo stampa in rete. OS X 10.7.5, 10.8.x, 10.9.x o superiore. Linux CUPS, LPD/LPRng (ambiente x86/x64)
Gestione carta
Ingresso carta
250 fogli nel cassetto standard, 1 foglio nello slot ad inserimento manuale, 35 fogli nell’ADF
Uscita carta
100 fogli faccia in giù / 1 foglio faccia in su (tramite percorso lineare carta)
Stampa
Velocità stampa fronte-retro A4
Fino a 13 immagini al minuto
Velocità stampa standard A4
Fino a 26 pagine al minuto
Risoluzione
600 x 600dpi, HQ1200 (2400 x 600dpi)
Stampa automatica fronte-retro
Sì
Emulazioni
GDI (basata su host)
Tempo uscita prima stampa
Meno di 8.5 secondi
Volume mensile consigliato
Da 250 a 2.000 pagine
Scansione
Risoluzione
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